"Feuer den Zerstörern - Freiheit für Marco"
so die Bekenner-Aufschrift auf den Mauern der verbrannten Talstation.
Die Täter wurden aber nie erwischt.
Warum ausgerechnet diese Gondelbahn in Abetone das Ziel eines Brandanschlags von Seiten einer Öko-Terrorgruppe werden sollte, weiß niemand zu sagen.
Sind andere Liftanlagen anderswo in Europa vom selben Schicksal je ereilt worden?
Artikel erschienen in der Berliner Zeitung am 23.01.2003:
SPUR FÜHRT ZU ANARCHISTEN Anschläge in der Toskana Von Thomas Götz ROM, 22. Januar. Die Toskana wird von einer Serie von Anschlägen heimgesucht. Es begann am vergangenen Sonnabend mit dem Fund einer kleinen Bombe vor einem Benetton-Laden in Forte dei Marmi. Die Sprengladung explodierte nicht, ihre Bauart aber alarmierte die Ermittler: Die Machart deutet auf jene Gruppen von Anarchisten hin, die seit den achtziger Jahren Anschläge auf Hochspannungsmasten und auf Baustellen für Hochgeschwindigkeits-Bahnstrecken in Italien verüben. In den frühen Morgenstunden des Dienstag stand dann die Talstation der Seilbahn in Abetone in Flammen. Sie brannte total aus, das dicke Tragseil lag durchtrennt im Schnee. Der wichtigste Wintersportort der Toskana liegt im Hinterland von Pistoia und zieht seit den dreißiger Jahren Skifahrer an. "Feuer den Zerstörern, Freiheit für Marco", schmierten die Attentäter auf das Haus - ein konkreter Hinweis auf ihr Motiv. Marco Camenisch ist ein Terrorist, der in der Schweiz eine lebenslange Haftstrafe verbüßt. Auf ihn bezieht sich der Text, vermutet die Polizei. Camenisch hat zwei Morde zu verantworten, er brach schon einmal aus dem Gefängnis aus. Auf ihn gehen zahlreiche Anschläge auf Einrichtungen der italienischen Elektrizitätsgesellschaft zurück. Der 51-Jährige wurde in Italien verhaftet und im April 2002 an die Schweiz ausgeliefert. Er verbüßt seine Isolationshaft in Thorberg unweit von Bern. Italienische Gesinnungsgenossen fordern seither seine Freilassung. Der Anschlag auf den Skilift in Abetone scheint nur der erste Höhepunkt einer Serie von Attentaten zu sein. Am Mittwoch setzten Attentäter in der Toskana mit Hilfe von Benzin zwei Sendemasten für Handys in Brand. Ein Zusammenhang mit dem Anschlag von Abetone liegt nahe.
da repubblica.it (21 gennaio 2003)
La scritta "Fuoco ai distruttori - Marco libero" su un muro dell'impianto avvalora l'ipotesi di un attentato contro la stazione sciistica Abetone, incendio alla telecabina si segue pista ecoterrorista
PISTOIA - Si segue la pista dell'attentato di matrice ecoterrorista per l'incendio che ha distrutto la notte scorsa la stazione di partenza della nuova telecabina dell'Abetone, in provincia di Pistoia, che collega la più importante stazione sciistica dell'Appennino toscoemiliano, con le principali piste da sci. Le fiamme in poco tempo hanno completamente avvolto tutte le cabine, che come ogni notte si trovavano all'interno del deposito.
"E' una cosa seria, molto seria" è stato l'unico commento del procuratore Tindari Baglione, che sta seguendo le indagini, condotte congiuntamente da carabinieri e polizia. Attualmente l'intera zona è transennata e posta sotto sequestro, a disposizione dell'autorità giudiziaria. "Stiamo tenendo presenti tutte le ipotesi, compresa quella di un attentato", ha detto il sindaco dell'Abetone, Giuseppe Montagna.
Gli inquirenti ritengono che l'incendio, sviluppatosi a valle, sia di origine dolosa. Una scritta trovata sul muro del vecchio impianto avvalora l'ipotesi che a distruggere la stazione sciistica possa essere stato un attentato. "Fuoco ai distruttori - Marco libero" è stato scritto con spray verde su un muro della vecchia ovovia, a poca distanza dal nuovo impianto distrutto dall'incendio. La scritta potrebbe collegare l'episodio al movimento degli ecoterroristi che opera in particolare nelle regioni alpine.
Secondo alcuni, Marco potrebbe essere Marco Camenish, conosciuto anche con il nome di battaglia "Martino", un ecoterrorista svizzero che, dopo aver scontato una decina di anni di carcere in Italia per una serie di attentati ai tralicci dell'Enel, lo scorso anno venne estradato in Svizzera dove attualmente si trova in carcere per scontare una condanna emessa da un tribunale del suo Paese d'origine.
Ingenti i danni, già valutatati in qualche milione di euro: sono andati distrutti il deposito e gli impianti della struttura. La nuova cabinovia dell'Abetone era stata inaugurata nel 1999, dotata di 79 cabine a otto posti, in grado di trasportare 2400 persone l'ora; era costata 15 miliardi di vecchie lire. L'incendio sarebbe divampato poco dopo le 2.30 della scorsa notte nella stazione di partenza, estendendosi al deposito delle cabine per il trasporto dei passeggeri, andate completamente distrutte. Anche le strutture murarie dell'impianto hanno subito danni, e a questi si aggiungeranno le perdite derivanti dalla prevedibile prolungata inutilizzazione degli impianti. Proprio in questi giorni sono in programma all'Abetone le gare della Coppa Europa femminile, mentre nel week end gli impianti di risalita della stazione sciistica registrano fino a trentamila presenze.
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