SPORT INVERNALI - NOTIZIARIO DELLA FISI Mensile - Anno XI - N.11 - Maggio 1956Hier sind die Scans der Seiten, dann die Bilder nochmal einzeln, und dazu der vollständige Artikel, da die Schrift sonst nicht lesbar wäre.
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Viele Grüße
Amarra
Copertina - Si avvicina il momento dello sci estivo. Nella foto i campi di neve ed i mezzi di risalita a disposizione degli allievi che frequentano la scuola del Livrio, la »decana« (Foto Vasari Roma)
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Praticare del buon sci anche in estate è un'affermazione che può fare sorridere ancora oggi anche praticanti assidui dello sci invernale. E' un campo di attività tuttora poco conosciuto e non scevro di una certa incredulità e diffidenza, comprensibili se si tien conto di elementi così antitetici quali sono il calore e la neve in condizioni di ben prestarsi all'uso dello sci.
Effettivamente lo sci estivo e un'appendice nuova, resa possibile specie dallo sviluppo dei mezzi meccanici di risalita e dalla migliorata viabilità, che hanno rese accessibili più agevolmente che non in passato le zone dove effettivamente esistono le condizioni ideali per un tale genere di sport.
Di anno in anno aumenta il numero dei praticanti lo sci estivo, ed il motivo e semplice; aumenta la massa dei proseliti dello sci in genere ed inoltre non è facile negare che in piena canicola è indubbiamente piacevole starsene al fresco praticando anche dello sci. Lo scoglio maggiore per i pessimisti sta nel convincerli a tentare l'esperienza per constatare la realtà delle possibilita e della bellezza dello sci estivo. Logicamente non si può pretendere di assommare lungbe ed inebrianti discese continuate per chilometri e chilometri. I campi di sci estivi non si possono paragonare per estensione a quelli invernali, ma non è da credere, come qualcuno ritiene, che ci si pigi in pochi metri quadrati di neve fondente.
Lo sci estivo comunque offre molti lati del tutto positivi. Permette un rendimento massimo per l'apprendimento ed il perfezionamento della tecnica dello sci, essendo la neve quasi sempre di tipo primaverile. Nelle zone più alte, in genere ad ogni precipitazione metereolocica anche d'estate si ha caduta di neve che, specie in mattinata, mantiene tutte le caratteristiche invernali. E' risaputo che per la sua uniformita ed omogeneità la neve primaverile è la più indicata ai fini dell'apprendimento.
Con la mitezza della temperatura inoltre i muscoli sono meno rattrappiti ed i movimenti sono indubbiamente più sciolti e lievi, perchè non obbligati in un abbigliamento protettivo eccessivo come succede per lo più in inverno. La maggiore intensità del calore e la ricchezza di raggi ultravioletti sono un invito al moto ed alla vita all'aria aperta in ambienti d'alta montagna indubbiamente attraenti per la varietà, ampiezza, forza e bellezza del paesaggio.
La pratica dello sci in tali epoche mette lo sciatore in condizione di evitare la lunga pausa tra le successive stagioni invernali, pausa non certo vantaggiosa per la ripresa in tale sport per comprensibili motivi. L'Italia, la terra che molti stranieri invidiano per il suo sole, i suoi mari, i suoi laghi, le sua svariate bellezze, è anche tra i Paesi alpini la più invidiata per le sua vaste possibilità nello sci estivo.
I gruppo del Monte Bianco, del Cervino, del Monte Rosa, del Cevedale, dell'Adamello, dell'Ortler ed altri minori dispongono di estese zone per lo sci estivo. E appunto in tali zone ogni anno più si consolida e si estende l'azione delle nostre scuole estive.
Per dislocazione geografica lungo l'arco alpino riportiamo di seguito le zone (e le relative Scuole) dove si pratica dello sci estivo organizzato in genere da giugno a settembre.
Per rendere un giusto onore al merito iniziamo dalla zona dello Stelvio, dove al Livrio svolge la sua attività la decana delle Scuole di sci esti ve. Al Livrio infatti, sin dal 1930, ad opera del Club Alpino Italiano di Bergamo, è sorta e si è sviluppata sino ad assurgere a rango di «nazionale» la Scuola estiva detta appunta del Livrio.
Tale Scuola ripartisce gli allievi in cinque classi a seconda dell'abilità sciistica; le lezioni sana di quattro ore al giorno. Gli allievi più esperti compiono ogni settimana un'escursione sci-alpinistica al Monte Cristallo o al Passo del Tuchett; ad ogni fine di settimana si svolge una gara tra tutti gli allievi che fanno parte della medesima classe.
La zona dello Stelvio-Livria si raggiunge:
a) per treno sino a Tirano e poi con pullman sino al passo dello Stelvia;
b) per pullman da Milano e da Balzana can servizio diretto.
Dal passo dello Stelvia con tre quarti d'ora di cammino (riducibili a 15 minuti se si fruisce del servizio di «jeep» sino alla capanna Nagler) si raggiunge il rifugio-albergo a quata 3.175.
Un servizio di teieferica e di· portatori provvede al trasporto dei bagagli e sci.
Due ski-lifts sono sistemati sui campi di sci del Livrio.
Nella zona dello Stelvio funziona pure un'altra Scuola estiva di sci con base al rifugia Nagler, collegato come abbiama detto con il passo dello Stelvio mediante servizia di «jeep». Anche i campi di sci della Nagler dispongono di uno skilift.
Al passo dello Stelvio e nei pressi deilla 4a Casa cantoniera esistono pure possibilita di praticare in annate favorevoli del buon sci estivo.
Can base al rifugio Casati, nel gruppo del Cevedale, svolge la sua attività una Scuola di sci estivo. Si raggiunge la zona per Bormio-S. Caterina di Valfurva con pullman ed automezzi e quindi per mulattiera il rifugio Casati, con servizio di trasporti sci e bagagli.
Per ritrovare zone organizzate ed attrezzate allo sci estiva bisogna quindi passare in Val d'Aosta, e precisamente a Cervinia e Courmayeur.
A Cervinia la Scuola Nazionale estiva ha la sua base di attività nel grande, assolato anfiteatro compreso tra il Breithorn e la Gobba di Rollin tra i 3.500 e 3.800 metri. La funivia parta gli sciatori dai 2.000 metri di Cervinia ai 3.500 del Plateau Rosà. Con dieci minuti di camminata in sci si raggiungono i campi serviti da skilift.
La Scuola di Courmayeur ha i suoi campi nel gruppo del Monte Bianco, dislocati a nord del colle di Tula oltre il Colle del Gigante, sui 3.400 metri di quota.
Una rapida funivia collega Entrèves (frazione di Courmayeur) con il Colle del Gigante. Quindici minuti di cammino a piedi od in sci necessitano per raggiungere i eampi, che sono serviti da uno skilift.
Tutte queste Scuole estive vengono annualmente autorizzate dalla F.I.S.I. e dànno al turista il massimo affidamento, perchè sono servite da ottimi Maestri di sci provenienti in genere dalle più quotate Scuole invernali.