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@gerrit: Vor zwei Jahren war ich am Pizzo de Croce und da standen zwei Lifte, einen dritten hab ich nicht gesehen und eigentlich auch keine darauf hindeutende Trasse identifziert, obwohl ich bei Tal- und Bergstation rummarschiert bin.

@ATV:Sind aber nicht die gleichen Lifte oder? Ersteres Bild ist ein Dublika Oehler-Hefti Skilift das zweite sieht eher aus wie der Übungslift Lissiga in Piano delle Noci bei Lanzo. Auch nichts mehr zu sehen von dem Lift. Man beachte die Bewaldung der Hänge...

SAN PRIMO Quest’anno riaprono le piste di risalita
Posted on May 23, 2011 by Giovanni Cristiani
L’inverno 2011 dovrebbe sancire la riapertura degli impianti di risalita del San Primo. Il bando per l’assegnazione della gestione e l’adeguamento delle sciovie è stato deliberato negli scorsi giorni dalla Comunità montana del Triangolo Lariano, ora è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale per dare il via alla gara. Costo complessivo dell’operazione per chi prenderà in gestione gli impianti 371.159 euro. Il cronoprogramma fissato dall’assessore al turismo dell’ente canzese Angelo Barindelli prevede l’assegnazione dell’appalto per luglio, e da allora l’obbligo dei nuovi gestori è di aprire entro centocinquanta giorni, il conto è presto fatto si parla di dicembre.
Con questo atto si chiude un’epoca di dubbi sul presente e il futuro delle sciovie. Prima, dopo dieci anni di contenzioso legale, la risoluzione della querelle con la Società sciovie San Primo con una spesa di 110mila euro per l’acquisto del mappale di arrivo del Forcella e di tutte le attrezzature. Ora il bando di assegnazione che prevede anche la posa di un nastro traportatore di duecento metri dal costo di 141mila euro. Altre opere previste, ed obbligatorie per chi si aggiudica la gara, sono la revisione della sciovia “Pianone” per 67.800 euro e del “Forcella” per 90.550 euro. A queste spese si sommano i lavori edili, la messa in sicurezza delle piste, per 371mila euro complessivi a cui se ne aggiungo 80mila messi a disposizione dalla comunità montana. Ci sono poi interventi facoltativi che daranno punteggio a chi presenta il progetto che possono arrivare fino a due milioni di euro massimo. Tra queste operazioni ritenute facoltative l’inserimento di una seggiovia, anche usata, sul “Terrabiotta” che potrebbe essere utilizzata sia d’inverno che d’estate per risalire la montagna.
Un lavoro lungo e particolareggiato, quello presentato dalla comunità montana, che fa ben sperare per il futuro del compendio: <<L’approvazione del progetto di sviluppo predisposto dall’ingegner Semperboni, del bando, del disciplinare e dell’accordo di programma inerente la concessione concludono un complesso lavoro di squadra supportato anche dalle amministrazioni comunali di Bellagio, Magreglio e Civenna, che ringrazio per la disponibilità – spiega l’assessore al turismo di Canzo, nonché sindaco di Bellagio Angelo Barindelli -. Il bando sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale la settimana prossima e sarà aggiudicato verso la fine di luglio, poiché per lo svolgimento della gara occorrono circa due mesi>>.
L’assessore in questi mesi ha prima lavorato alla ricomposizione dello strappo con la Società sciovie San Primo per poi puntare allo sviluppo dell’area: <<Dopo avere composto in via transattiva l’annoso contenzioso con l’ex-gestore ed avere acquisito l’intera proprietà di mappali e strutture, la comunità montana ha pensato ad un importante piano di sviluppo della stazione sciistica, che si integra con altre iniziative in corso od in fase di progettazione, volte a rivitalizzare l’economia turistica di tutta la zona del San Primo e del Pian del Tivano. Si pensi ad esempio all’illuminazione della pista da fondo al Pian del Tivano, alla realizzazione dei parcheggi al San Primo, agli interventi di recupero dell’Alpe del Borgo, dell’Alpetto di Torno e dell’Alpe di Lemna e al planetario alla Colma>>.
La gara è pronta e sembra ci sia già la volontà da parte di alcuni di parteciparvi: <<Noi stiamo lavorando per incoraggiare gli operatori turistici della zona ad associarsi e a presentare una loro proposta unitaria, che ci offrirebbe importanti garanzie di serietà e solidità. Comunque, più offerte perverranno e meglio sarà – continua Barindelli -. L’importante è che la gara si concluda con l’individuazione di un soggetto disposto ad investire. In questo caso anche la comunità montana farà la sua parte, collaborando attivamente alla realizzazione della seggiovia del “Terrabiotta”>>.
Da parte di uno dei gestori storici dell’area, e da sempre interessato a rilevare gli impianti, si plaude alle buone nuove: <<Vedremo com’è articolata la gara, io da una vita chiedo di poter gestire le sciovie – spiega Carlo Galli dello Chalet Gabriele, polentoteca poco sotto il San Primo -. Sono felice ora di averne la possibilità. L’intento è di metterci insieme, come esercenti dell’area, e partecipare alla gara>>.
Giovanni Cristiani